Riflessioni

Nella mentalità della nostra società, sbagliare è male. Brutta cosa cattiva, pensieri di fallimento, depressione. Non si fa.

Perché no? Io mi chiedo perchè non ci concediamo la possibilità di commettere errori. Pensiamoci.

Se sbagliamo qualcosa e ce ne accorgiamo cosa può succedere? Che correggiamo la direzione, che ottimizziamo la rotta. Che viriamo cambiando in meglio. Sbagliare e accettarlo è un grande imput positivo nella nostra esistenza. Migliora la nostra consapevolezza di dove siamo, di dove stiamo andando e nel contempo migliora il nostro amor proprio perché sentiamo che possiamo guidare la nostra nave, che noi siamo piloti della vita e possiamo in ogni momento cambiare direzione. Che possiamo scegliere e quindi siamo liberi. Nulla è perduto fino alla fine. 

"I rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli"  Roberto Baggio

"Io non perdo mai, o vinco o imparo"  Nelson Mandela 

"Non mi scoraggio perché ogni tentativo sbagliato scartato è un altro passo avanti"  Thomas Edison

L'esempio che queste frasi vogliono dare è quello di liberarci dalla schiavitù del perfezionismo forzato. Respiriamo, siamo vivi. Sbagliare fa parte dell'apprendimento. E' una fase importante che stiamo sottovalutando. Pensiamoci.

Quando da bimbi impariamo a camminare passiamo dalla posizione a quattro zampe di gattonamento al momento in cui ci alziamo  in piedi e successivamente ci stacchiamo da ogni presa e senza appigli muoviamo i nostri primi passi. Quante volte cadiamo in quella fase! Quante volte finiamo gambe all'aria! Se perdessimo la voglia di provarci, non cammineremo mai.

Invece ci rialziamo. Cadiamo e ci rialziamo. E questo ci rende sempre più forti e precisi. Stiamo allenando il gesto.

Dovremmo ricordarci sempre di essere stati grandi guerrieri almeno una volta nella vita. 

I grandi guerrieri non sono quelli che non cadono. Sono quelli che cadono sette volte e si rialzano otto.

 

 

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