Le nostre produzioni

Locandina Cuore di cretino PercorsoVitaleCUORE DI CRETINO  (2011)

 

di COSIMO MONARI

adattamento scenico e regia di SIMONA SELVINI

musiche originali di ALFIO GIUGNIULETTI

scenografia di BRUNO LO RE e ANDREA LO RE

locandina di SONIA PASQUALI

Uno spettacolo denso di immagini, di ricordi, odori suoni e sapori di ogni attimo della vita di un uomo.
Sono sensazioni, è sogno , è incubo.
E' un bellissimo lavoro molto finemente lavorato. Onirico e concreto.
Per questo ho amato il testo appena l'ho letto. Per questo l'ho voluto fortemente rappresentare.
Un testo totalizzante e liberatorio dove la mia anima si è sentita libera di giocare tra il sogno e.. l'orrore.
(note di regia)

 

Il testo è l'emblema dell'uomo mediocre.
L'uomo vinto da se stesso non può uscire da certi limiti autoimposti. Essere schiavi del proprio ego è una droga, una completa assuefazione alla superbia, alla vanità (sia nel senso di "effimero", sia nel senso di "compiacimento di sé"), alla finta socialità.
L'uomo mediocre sta con gli altri per parlare di se stesso; gli altri non sono specchio della propria vita, non sono inferni o paradisi, ma solo comprimari della vita più importante, che è quella del mediocre.
O del Cretino.
Il Cretino non ha colpe: il mondo è un brutto luogo in cui vivere, e il Cretino è solo un cuore innocente che è miracolosamente riuscito a sopravvivere a tutta la bruttezza. Le colpe sono del mondo, le colpe sono degli altri, del Cretino mai.
Il Cretino è un individuo, uno stile di vita, una corrente di pensiero.
Nel Cretino vediamo tutti e non vediamo nessuno. Chi ruota attorno al Cretino prima o poi si rende conto di chi Lui sia. Questa coscienza si può rifiutare o accettare. Se la si accetta, si gioca carte scoperte, si sputa su quella faccia sempre lavata ma mai pulita, poi ci si gira e si mormora un addio. Se la si rifiuta, l'unica strada è quella di seguire fedelmente il Cretino.
Il Cretino ha molti cani, ma solo pochi di essi saranno un giorno Cretini. Perché l'essere Cretini necessita di impegno e costanza. Il nostro ego ha bisogno di cure e amore costanti. Il nostro ego è un mostro che ci divora. Dentro di noi rimane solo l'ego e nient'altro. Il Cretino è vuoto. E' un vuoto che mangia tutto, pensieri, persone, ricordi, dolori, felicità... Alla fine, al Cretino, non rimane neanche la cosa per Lui più importante: se stesso.
(note dell'autore)

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